Dove è più importante la logistica? (di Paolo Azzali)

Se mi chiedete per quali aziende che ho conosciuto la logistica è una funzione importante, sarei tentato di dire «per tutte» o, meglio, la logistica è importante soprattutto laddove non funziona, perché, proprio per il fatto di non funzionare, riduce l’utile o impedisce di aumentarlo.
Ma capisco che questa risposta sia troppo generica.

Consideriamo allora la logistica distributiva in due casi estremi di due tipologie di aziende totalmente differenti: un’azienda del settore alimentare (che ad esempio produce pasta) ed un’azienda del settore moda (che ad esempio produce accessori di alta gamma che distribuisce attraverso una rete di negozi fisici).
È evidente che il costo della logistica distributiva nella prima, rapportato al fatturato, è enormemente più alto di quello della seconda.

La logistica nella “moda” (azienda B) è molto meno importante di quella di quella “alimentare” (azienda A) e ciò per diversi motivi:

  1. il numero di punti vendita in A (da rifornire) è molto più alto di quello di B;
  2. la frequenza delle consegne di A è molto più alta di quella delle consegne di B che, peraltro, sono fissate con buon anticipo e perciò programmabili con cura;
  3. volumi trasportati nell’unità di tempo da A sono di gran lunga superiori a quelli di B, e soprattutto hanno minor valore, cosicché i costi della logistica incidono di più sulla pasta che non sugli accessori (10-15% del fatturato per A, 3% per B).

Tante, come si vede, sono le differenze, ma quella che conta di più ai nostri fini e che rende la logistica di A molto più “importante” di quella di B è il valore dei volumi dei prodotti trasportati e la frequenza delle consegne.

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